Nato a Praga nel 1932, con l’arrivo del nazismo la sua famiglia scappa in Francia, dove il piccolo Saul viene nascosto in seminario. Purtroppo i suoi genitori non riusciranno a sfuggire alla deportazione e alla morte nei campi di concentramento.
Dopo la seconda guerra mondiale, e dopo il soggiorno in Francia, Friedländer ha vissuto a Tel Aviv e a Los Angeles dove è professore emerito all’Università della California (UCLA) .
È uno dei maggiori storici del nazismo e del genocidio degli ebrei, tema cui ha dedicato molti libri che hanno ottenuto importanti riconoscimenti incluso il premio Pulitzer. Tra i suoi libri pubblicati in Italia: Pio XII e il terzo Reich (Feltrinelli, Milano 1965), Storia e psicanalisi (Pensiero scientifico, Roma 1977), A poco a poco il ricordo (Einaudi, Torino 1990), La germania nazista e gli ebrei (Garzanti, Milano 1998), L’ambiguità del bene. Il caso del nazista pentito Kurt Gerstein (Paravia- Bruno Mondadori, Torino 2002), Lo sterminio degli ebrei. Tra storia e memoria (Giuntina, Firenze 2023).
Negli ultimi anni si è brillantemente occupato anche di importanti autori della letteratura del ‘900 con due libri, uno su Franz Kafka e l’altro su Marcel Proust, entrambi in corso di pubblicazione in Italia con le Edizionintransito.
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