Efim Grigor’evič Etkind (Pietrogrado 1918 – Potsdam 1999) è stato un fine critico letterario, studioso di letteratura, traduttore di opere letterarie (soprattutto di poesia) e teorico della traduzione. Dopo aver studiato all’università di Leningrado (1941), lavorò come traduttore militare. Al termine della guerra discusse una tesi sull’opera di Zola e iniziò a insegnare all’Istituto pedagogico di Leningrado, dal quale però fu licenziato nel 1949 nell’ambito della campagna contro il cosmopolitismo. Insegnò per qualche anno a Tula e nel 1952 poté fare ritorno a Leningrado dove successivamente conseguì un dottorato di ricerca e diventò professore di letteratura russa presso l’Istituto pedagogico Herzen.
Nel 1964 intervenne in difesa del poeta al processo contro Iosif Brodskij. Appoggiò apertamente Aleksandr Solženicyn, fu in rapporti con Andrej Sacharov e partecipò alla preparazione della raccolta delle opere di Brodskij in samizdat. Anche diversi suoi articoli e traduzioni furono diffusi attraverso i canali del samizdat.
Nel 1974, a causa dei contatti con Solženicyn, di una copia di Arcipelago GULAG in suo possesso e della difesa di Brodskij all’epoca del processo, fu accusato di «attività antisovietica». Fu quindi espulso dall’Unione degli scrittori, privato dei titoli accademici, cacciato dall’università in cui aveva lavorato venticinque anni e costretto ad emigrare in Francia.
Da esule insegnò letteratura russa all’Università di Parigi-Nanterre fino al 1986 e collaborò a numerose riviste dell’emigrazione russa come Kontinent e Sintaksis (Parigi), Vremja i my (Tel Aviv) e Strana i mir (Monaco di Baviera).
Dopo il crollo dell’Unione sovietica gli furono restituiti i titoli accademici e lo studioso si recò regolarmente in Russia dove furono pubblicati numerosi suoi articoli.
Etkind è autore di oltre cinquecento opere in cui spazia dalla filologia romanza a quella germanica, dalla teoria della letteratura alla critica letteraria, da studi sulla traduzione a scritti sulla poesia. Ha inoltre dedicato monografie a singoli autori (come Brecht e Puškin) e curato la pubblicazione di numerose opere letterarie russe in francese.
Insieme a Georges Nivat, Il’ja Serman e Vittorio Strada è autore di una storia della letteratura russa in sei volumi pubblicata in Francia da Fayard tra il 1987 e il 2005 (Histoire de la littérature russe). I tre volumi di questa poderosa opera dedicati al Novecento sono stati tradotti e pubblicati in italiano da Einaudi (Storia della letteratura russa, 1989-1992).
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